L’utilizzo di internet tra le famiglie italiane
(Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell'autore e non coinvolgono l' istituzione di appartenenza)
Sempre più persone in Italia accedono quotidianamente alla rete web per raggiungere informazioni e contenuti multimediali molto più velocemente ed in quantità sempre più numerosa rispetto al passato.
Se questo “diluvio” di input crei maggiore confusione o al contrario produca una più elevata capacità di creare collegamenti tra le informazioni e quindi di cogliere la realtà in modo più articolato, dipende dalle capacità critiche e analitiche degli utenti del web.
Per orientarsi in modo più consapevole nel dibattito sui benefici o sugli effetti negativi della rete un contributo utile può essere fornito dalla descrizione di chi sono gli utenti di internet, quale è il loro profilo socio-demografico, quali sono gli utilizzi principali che gli utilizzatori fanno della rete e per quali motivi molte persone non accedono ad internet.
L’Istat pubblica annualmente i risultati della sezione dell’indagine campionaria “Aspetti della vita quotidiana” dedicata all’uso delle tecnologie informatiche da parte delle famiglie italiane.
L’indagine è condotta su un campione casuale di oltre 20 mila famiglie residenti sul territorio nazionale. Secondo i risultati della rilevazione, nel 2012 in Italia una famiglia su due dispone di un accesso ad internet. Tale quota, che è aumentata in cinque anni di oltre 15 punti percentuali, sale all’80% nel caso di famiglie con almeno un figlio minore.
All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, soltanto l’11,8% di esse dispone di una connessione per navigare in Internet. I confronti nell’ambito dei paesi UE indicano che, a fronte di una media europea della percentuale di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni che possiede un accesso a Internet da casa pari al 73%, l’Italia si posiziona solo al ventiduesimo posto della graduatoria, con un valore pari al 62% equivalente a quello registrato per la Lituania.
Rispetto all’Italia molti paesi del Nord Europa, come Olanda, Lussemburgo, Svezia e Danimarca, hanno raggiunto livelli prossimi alla saturazione.
Altri Paesi, come ad esempio la Spagna, che in passato registravano livelli inferiori al nostro hanno avuto negli ultimi tassi di crescita superiori a quello italiano. In Italia i maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet sono i giovani tra gli 11 e i 34 anni (quasi l’80%) e la quota di utilizzatori scende sotto la soglia del 50% dopo i 54 anni.
Resistono le differenze sociali, perché l’utilizzo delle nuove tecnologie da parte degli operai è minore rispetto a quello riscontrato tra dirigenti, imprenditori, liberi professionisti, direttivi e quadri.
Il mancato utilizzo di internet è fortemente legato al digital divide che separa la popolazione più giovane e istruita avente maggiori abilità informatiche da quella più anziana e con minori competenze per la quale vi è ancora diffidenza o scarsa conoscenze delle nuove tecnologie.
Oltre il 40% delle famiglie che non utilizzano la rete internet indica quale motivo del mancato utilizzo la mancanza di competenze informatiche e tale percentuale sale al 55% tra le famiglie di anziani. Tra i motivi di non utilizzo della rete web vi sono anche quelli economici.
Questo fattore sembra agire soprattutto tra le famiglie più esposte alla crisi economica, ad esempio quelle con figli minori, le quali dichiarano per oltre il 40% di non utilizzare la rete a causa dell’alto costo degli strumenti necessari per connettersi o del collegamento.
Il web si afferma come mezzo ampiamente utilizzato per la fruizione di informazione: è utilizzato per leggere giornali, news, riviste (51%), ascoltare la radio (27%), guardare programmi televisivi (26%), guardare in streaming un video o un film (rispettivamente 31% e 22%).
I più attivi in questo ambito sono i giovani.
La rete è ormai anche un luogo di confronto e partecipazione, quindi di costruzione di contenuti oltre che di fruizione di essi: oltre la metà degli utenti la utilizzano per postare messaggi su chat o social network, oltre il 30% per leggere e postare opinioni su problemi sociali o politici.
La breve descrizione che è stata fornita sulle caratteristiche degli utenti di internet in Italia, ci indica che oramai l’uso del web è diventato parte della identità personale di un numero sempre maggiore di persone, basti pensare ai “nativi digitali”, cioè a tutti i giovani per i quali l’uso della rete per relazionarsi ai propri pari o per acquisire informazioni è ormai parte della loro realtà quotidiana.
Il problema non è più “se” usare la rete, ma “come” farlo; e ciò dipende dalla scuola e da chi deve fornire loro strumenti di lettura della realtà.
Un altro spunto di analisi è la constatazione che la possibilità di utilizzo del web sta diventando sempre più una discriminante socio economica e un fattore di deprivazione nei confronti delle famiglie con minori risorse economiche.
Infine è interessante notare che il confronto internazionale ci restituisce una graduatoria in cui tra i primi posti per utilizzo della rete internet ci sono i Paesi dove tradizionalmente in dibattito pubblico è più ampio e l’opinione pubblica risulta maggiormente informata.
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