Con decreto in data 10 aprile 2024 il Ministro dell'Interno ha fissato la data di svolgimento del turno annuale di elezioni amministrative nelle regioni a statuto ordinario per i giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno 2024, con eventuale turno di ballottaggio per l'elezione dei sindaci nei giorni di domenica 23 e lunedì 24 giugno 2024. 

In Umbria sono 60  i Comuni chiamati alle urne, 39 nella provincia di Perugia, tra cui il capoluogo,  e 21 in quella di Terni.

Ministero dell'Interno - Elenco dei Comuni interessati dal voto 

Con decreto del Presidente della Repubblica del 10 aprile 2024, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 85 dell'11 aprile 2024, sono stati convocati i comizi per l'elezione dei membri del Parlamento Europeo spettanti all'Italia.

Sono pertanto in vigore le disposizioni in applicazione della normativa in materia di par condicio previste dalla Legge 22 febbraio 2000 n. 28, dal Codice di autoregolamentazione di cui al D.M. 8 aprile 2004 e le disposizioni regolamentari di Agcom. Tali disposizioni saranno efficaci fino alla conclusione delle operazioni di voto. 


In tale periodo è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione istituzionale, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni (art. 9 Legge 28/2000).

In data 3 maggio 2024 è stata pubblicata la Delibera n. 122/24/CONS e i modelli per l'adesione delle emittenti e la richiesta da parte dei soggetti politici per la messa in onda dei MAG. I modelli vanno inviati all'indirizzo cons.reg.umbria@arubapec.it. Eccezionalmente, dai soggetti che non fossero in possesso di una pec, può essere utilizzato l'indirizzo protocollo@alumbria.it.

Elenco emittenti radiotelevisive che hanno aderito alla messa in onda di MAG.

Ai sensi dell'art. 8, comma 1, della Legge 22 febbraio 2000, n. 28, nei quindici giorni antecedenti la data di votazione, e quindi a partire da sabato 25 maggio 2024, sino alla chiusura delle operazioni di voto, "è vietato rendere pubblici o comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto".

 

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