• Corecom Marche 2011 - La ricerca è stata realizzata tra il 2009 e 2010 nel territorio maceratese in collaborazione con l'Università degli studi di Macerata, “al fine di rilevare e conoscere meglio le abitudini degli adolescenti, per adottare strategie di media education e nel tentativo di fornire a tutte le agenzie educative informazioni utili per restringere il divario generazionale determinato dalle nuove tecnologie”.

  • Firenze, Centro studi minori e media, 2013 - “L’indagine, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, ha coinvolto un campione di 2200 studenti e studentesse di scuole secondarie di I e II grado di 11 regioni italiane: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto. Nello specifico, il campione è composto dal 56% di ragazzi e il 44% di ragazze con età compresa tra gli 11 e i 23 anni”.

  • Corecom Emilia Romagna, 2013 - Il volume presenta la sintesi e l’analisi degli esiti di una ricerca ... che ha coinvolto un campione rappresentativo di studenti delle classi seconde delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. La pubblicazione ripropone le principali aree di indagine della ricerca attraverso la suddivisione in quattro sezioni (uso dei media, comportamenti a rischio per la salute, cyberbullism

  • Milano, Fondazione per la sussidiarietà, 2013 - Nell'ambito di ricerca “Focus in media”, il Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (OssCom), ha realizzato il report che “restituisce i risultati della prima annualità (2011-2012) della ricerca denominata “Televisione e Infanzia”, al fine di ricostruire e descrivere l’offerta televisiva specificamente rivolta al pubblico dei bambini e dei preadolescenti”.

  • Milano, Istituto G. Toniolo di studi superiori, 23 gennaio 2013 - Nel sito “Rapporto giovani”, l'indagine mette in luce il grado di fruizione dei vari mezzi di informazione da parte delle giovani generazioni, l'affidabilità percepita, il grado di influenza sulla formazione dell’opinione politica, l'opinione sul ruolo delle nuove tecnologie di informazione.

  • Milano, Fondazione per la sussidiarietà, 2013 - Il Rapporto è a cura del Centre for Media and Communication Studies dell’Università LUISS “Guido Carli” di Roma. Il percorso della ricerca è stato “quello di prendere in esame le più importanti indagini comparative sul pluralismo comunicativo, sociale e politico realizzate o commissionate da organismi e istituzioni a livello, internazionale come l’OCSE, la Banca Mondiale e l’Unesco, Istituzioni governative, Centri di ricerca universitari, Fondazioni scientifiche, ONG. L’interesse per queste ricerche internazionali nasce dal fatto che esse mettono a confronto i diversi Paesi del mondo e istituiscono delle “classifiche” alla luce di una serie di indicatori empirici del pluralismo e di concetti ad esso collegati (come la libertà di espressione, l’accesso ai media, la partecipazione, come la libertà di espressione, l’accesso ai media, la partecipazione, etc.)”

  • 2013 - Il rapporto annuale del Censis contiene un capitolo dedicato a Comunicazione e media, di cui viene pubblicata una sintesi on line nel sito dell'Istituto. I consumi mediatici degli italiani; L'accesso personalizzato alle fonti di informazione; Connessi tradizionali, mobili e supermobili: il salto evolutivo; Tutti pazzi per la digital life; Come cambia la comunicazione aziendale: dalla réclame alla web reputation.

  • 2014 - All'interno della rivista on line Federalismi.it, il Focus “vuole offrire alla comunità scientifica e professionale un luogo di approfondimento e discussione sul rapporto tra la società dell'informazione, nelle sue frontiere sempre più mobili, e il diritto italiano, comunitario e sovranazionale”.